Famiglia
Italia: inno di Mameli verso l’ufficialit
Il 'Canto degli italiani' scritto da Goffredo Mameli nel 1847 e musicato da Michele Novaro non è mai stato riconsciuto ufficialmente come inno italiano
di Redazione
I senatori cantano ‘ufficialmente’ l’Inno di Mameli. I deputati ancora no, aspettano l’autunno. A pochi giorni dallo stop per la pausa estiva, la commissione Affari costituzionali di palazzo Madama, infatti, avvia oggi l’esame dei due ddl, uno dell’Ulivo e l’altro di Forza italia, per rendere, appunto, ‘ufficiale’ quel quel ‘Canto degli italiani’ scritto da Goffredo Mameli nel 1847 e musicato da Michele Novaro nello stesso anno, e divenuto, insieme al Tricolore, il simbolo sonoro del Risorgimento prima e dell’Italia unita poi. Simbolo, tuttavia, rimasto per oltre un secolo e mezzo ‘provvisorio’, perche’ nessun atto formale ne’ del Parlamento ne’ del governo ne ha mai fatto l’inno ufficiale del nostro Paese. Ora, dopo 160 anni e qualche tentativo andato a vuoto negli anni passati, l’Inno di Mameli si appresta a ricevere il sigillo dell’ufficialita’ dal Parlamento. A Mazzini non piaceva: troppo scivoloso e retorico il testo, troppo orecchiabile la musica. Eppure l’Inno di Mameli, ormai, lo cantano anche i calciatori della nazionale, dopo le polemiche che avevano investito gli azzurri per il loro ‘silenzio’ ai mondiali del 1994 e del 1998. La ‘svolta’ nel 2002, ai mondiali in Giappone e Corea, dopo le sollecitazioni del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che in piu’ di un’occasione aveva invitato tutti ad onorare i versi di Mameli sulle note del Novaro. Ma proprio in quell’occasione scoppia un altro caso attorno all’opera di Mameli: l’arrangiamento rock proposto dalla cantante Elisa deve diventare la sigla delle trasmissioni televisive dedicate al mundial. Ma il centrodestra si oppone e non se ne fa piu’ nulla.
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