C’è un recente fiorire di bandi, privati soprattutto, che finanziano start-up premiando idee innovative. Gli ultimi in ordine di tempo: Kilometro rosso e Italia Futura. Ottime iniziative naturalmente. Credo però sia utile sottolineare la presenza di altre linee di finanziamento, magari meno trendy, che finanziano non solo l’idea, ma altri asset d’impresa.
Jeremie, ad esempio, un progetto della Regione Lombardia (www.regione.lombardia.it) che impiega risorse del Fondo sociale europeo per sostenere la capitalizzazione delle imprese cooperative da parte dei loro soci.
Una misura – classificata, giustamente, tra quelle anti crisi – che rafforza la coesione della membership incentivando una chiara assunzione di responsabilità dei soci. Anche di quelli “deboli”. La misura infatti è disponibile per le persone svantaggiate che seguono un percorso di inserimento lavorativo nelle cooperative sociali di tipo B. Perché l’inclusione passa anche attraverso un esercizio consapevole dei diritti di proprietà.
Inoltre è interessante notare il ruolo degli istituti di credito nella gestione della misura: agiscono infatti da strutture di implementazione che consentono ai soci di accedere ai finanziamenti. Non sarebbe male prevedere ulteriori forme di cofinanziamento da questi stessi istituti, considerando che possono trarre solo vantaggi dalla relazione con imprese adeguatamente capitalizzate. Ultima nota: pochissime informazioni in rete su Jeremie. Un vero peccato per un’iniziativa a così elevato impatto sociale.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.