Welfare

Jolles: «servono strutture più appropriate»

Il responsabile per il Sud Europa dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) si dice preoccupata per la situazione

di Redazione

Accellerare i trasferimenti da Lampedusa verso altri centri con strutture più adeguate. L’ha chiesto Laureen Jolles, responsabile per il Sud Europa dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, durante l’incontro con Sonia Viale, sottosegretaria al Ministero degli Interni.

«Attualmente – spiega la funzionaria –ci sono nella struttura di Contrada Imbriacola oltre 700 migranti, fra i quali un centinaio di minori, sono trattenuti anche da oltre 20 giorni, senza che siano stati adottati provvedimenti formali riguardanti il loro status giuridico. A questi si aggiunge un gruppo di richiedenti asilo provenienti dalla Libia rimasti nel centro anche piu’ a lungo. In queste circostanze, le condizioni di accoglienza si sono ulteriormente deteriorate e si sono verificati atti di autolesionismo e proteste sfociate anche in episodi di allontanamento dal centro di gruppi numerosi di migranti».

L’agenzia Onu si dice “preoccupata” della situazione e ha chiesto alle autorità competenti di «mettere in atto misure adeguate che prevedano il tempestivo trasferimento dei migranti verso strutture appropriate, affinche’ il centro di Lampedusa possa rimanere un luogo di transito dedicato al primo soccorso e all’attivazione delle procedure successive».

Dall’inizio della “primavera araba” e della guerra in Libia sono arrivate a Lampedusa quasi 55mila persone, 26mila dalla Tunisia e 28mila dalla Libia.

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