Mondo

Kabul, “governo italiano interferisce per liberare Clementina”

Dure accuse del governo afgano contro l'ambasciata italiana per le trattative di liberazione della cooperante italiana

di Redazione

Il governo afghano ha accusato l’Italia di interferire nelle trattative per la liberazione di Clementina Cantoni, l’operatrice di Care International rapita dieci giorni fa. “L’ambasciata italiana, senza informarci, ha stabilito contatti con i presunti sequestratori”, ha detto il portavoce del ministero dell’Interno afghano, Latfullah Mashal, “noi riteniamo che questo genere di contatti non sia utile per il negoziato e il rilascio di Clementina sana e salva”. Secondo Kabul, ha proseguito, le trattative “dovrebbero avvenire attraverso un solo canale, sul versante afghano”.

Mashal ha spiegato che il governo ha istituito un gruppo di lavoro incaricato di raccogliere le informazioni e condividerle con gli alleati. “Al ministero dell’Interno e’ stata creata una taskforce nella quale sono rappresentati l’ambasciata italiana, la missione internazionale Isaf, le forze della coalizione, altre agenzie di sicurezza afghane, le nazioni Unite e Care International”, ha riferito. Il portavoce ha poi assicurato che proseguono le trattative tra il governo e i rapitori, ma non ha voluto rivelare con quale esito. “Vi sono alcuni elementi al riguardo che non possiamo rivelare ora”, ha sottolineato, “ci sono stati alcuni contatti ma non possiamo far conoscere i dettagli”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.