Cultura

Katrina: Bush sotto il fuoco della stampa

Durissimo commento del New York Times contro il Presidente Usa sulla gestione della catastrofe naturale

di Redazione

L’uragano Katrina sta rivelandosi una catastrofe anche per l’immagine del presidente George W. Bush, cui il New York Times dedica, oggi, un editoriale al vetriolo, sotto il titolo ‘Aspettando un leader’.

Nella breccia aperta dall’ autorevole quotidiano di New York, s’ingolfano le critiche di altri giornali -molti hanno la foto del presidente che, scuro in volto, osserva dal finestrino dell’AirForceOne le devastazioni lungo la costa sul Golfo del Messico- e dell’ opposizione democratica, che rimprovera al presidente e alla sua Amministrazione di essersi mossi tardi e male di fronte alla minaccia e alla sciagura.

Il passaggio di Katrina e’ l’ennesima tragedia americana della presidenza Bush, apertasi con una recessione economica (di cui l’Amministrazione repubblicana non puo’ essere tenuta responsabile) e passata attraverso le prove, subite o volute, degli attacchi terroristici dell’11 Settembre 2001 -quasi 3.000 le vittime, tra New York e Washington- e delle guerre in Afghanistan e in Iraq -quasi 2.150 le perdite finora-.

Riferendosi a come il presidente s’e’ ieri rivolto al Paese, parlando di Katrina, il New York Times scrive: ”Bush ha fatto uno dei peggiori discorsi della sua vita, specie considerando il livello di sofferenza nazionale e il bisogno di parole di consolazione e di saggezza. In quello che sembra essere un rituale di questa Amministrazione, il presidente e’ apparso un giorno dopo di quando avrebbe dovuto. E ha poi letto un discorso di qualita’ piu’ adeguata alla celebrazione di una Giornata dell’Albero: una lista della spesa di chili di ghiaccio, generatori e coperte fornite alla costa colpita. Ha detto al pubblico che chiunque voglia aiutare puo’ inviare offerte, ha fatto un sorrisetto che era una smorfia e ha promesso che tutto si risolvera’ alla fine”.

Il giornale fa l’elenco delle emergenze da affrontare e afferma: ”saranno forse necessari sacrifici per fare in modo che tutte le cose che devono avvenire avvengano in modo ordinato ed efficiente. Ma questa Amministrazione non ha mai saputo consigliare sacrifici. E nulla nel comportamento del presidente ieri, che e’ sembrato casuale al limite dell’ insensibilita’, suggerisce che egli abbia capito la gravita’ della crisi attuale”. L’editoriale del giornale denuncia lacune e errori, anche da parte del Congresso, nel prevenire il disastro.

”Potrebbe essere di qualche conforto pensare che, come Bush ha annunciato con compiacimento, l’America sara’ piu’ forte dopo avere affrontato questa crisi. Non ci sara’ piu’ spazio per l’auto-soddisfazione, specie se gli esperti hanno ragione nell’avvertire che il riscaldamento globale potra’ aumentare l’intensita’ dei futuri uragani. Ma poiche’ questa Amministrazione non riconosce che il riscaldamento globale esiste, le possibilita’ di leadership appaiono minime”.

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