Mondo
Kenya: attacco villaggio, sale il numero delle vittime
Una settantina i morti accertati, ma probabili che siano un centinaio. L'attacco avvenuto ieri a nord del Paese
di Redazione
Una settantina di morti, ma forse addirittura otre cento. Assume proporzioni epocali il bilancio di un attacco sferrato ieri poco dopo l’alba, con scontri continuati per l’intera giornata, ad un poverissimo villaggio keniano nel nord, quasi al confine con l’Etiopia. Una storia di rivalità comunitarie che negli ultimi mesi aveva gia’ fatto un centinaio di morti.
Da una parte i Gabra, quelli massacrati ieri, dall’altra i Borana, provenienti dall’Etiopia, ma in realta’ a pochi chilometri: e li’ il confine nessuno sa cosa sia. Si contendono le poche aree utili (cioe’ con un po’ d’acqua) per la coltivazione e la pastura, e continuano a rubarsi il bestiame a vicenda, in un vortice irrefrenabili di vendette e controvendette. L’assalto di ieri si e’ svolto tra le sei e le sette del mattina: molto uomini erano gia’ usciti per andare nei campi, nel villaggio -si chiama Turbi- quasi tutte donne e bambini. Massacrati a colpi di panga, coltelli e di lancia. Moltissime vittime, i ragazzi, avevamo gia’ indosso la divisa per recarsi a scuola. Bilancio, dunque, ancora incerto.
Fino a ieri sera la cifra ufficiale era di 22 morti accertati, ma veniva precisato che era un dato del tutto provvisorio. Stamane i giornali parlano di oltre 50, ma fonti ufficiali dicono oltre 60. Cifra che cresce con le testimonianze che giungono dal posto (molto remoto e desertico, poverissimo) che concordano su oltre settanta, mentre indicazioni raccolte dalla Bbc online portano il numero a piu’ di 100 morti. Decine, inoltre, i feriti.
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