Mondo
Kulbus, medicina in trincea
Cosv, con l'ospedale chiuso dalle autorità, il centro di salute è l'unico presidio sanitario della città
Progetto con cambio in corso, causa forza maggiore. In primavera infatti il progetto presentato dal Cosv puntava sul sostegno e l?ampliamento dell?ospedale di Kulbus, che poi le autorità locali hanno chiuso.
Una vicenda che Barbara Contini, inviato speciale per la Cooperazione italiana in Darfur, commenta con grande amarezza: «Io, che credevo di aver già visto il peggio in questo mondo, ho dovuto rivedere la scala di questi assurdi valori e scoprire che il peggio, la stupidaggine, la malvagità degli uomini non potrà mai essere quantificabile».
La scelta delle autorità, è chiaro, ha peggiorato ulteriormente lo stato della salute degli abitanti della regione di Kulbus e, di riflesso, di Geneina, la cui struttura ospedaliera si è trovata a dover affrontare anche il peso dei pazienti provenienti da Kulbus.
Il Cosv allora ha riorientato il suo progetto sanitario verso la ricostruzione e il potenziamento del Centro di salute di Kulbus città, in modo da coprire, seppure in modo parziale, i bisogni sanitari. Diarrea acuta, febbri di natura incerta, malaria e infezioni respiratorie acute sono le malattie più frequenti tra i 146mila abitanti della regione che fanno riferimento al Centro di salute cittadino.
Se nella prima fase della guerra la regione di Kulbus è stata relativamente tranquilla, dalla fine del 2004 si sono intensificati i motivi di tensione, legati spesso a furti di bestiame e a contrapposizioni etniche. Kulbus è diventata una delle aree più sensibili del Darfur dopo gli scontri con artiglieria pesante del marzo 2005, ad opera di esercito sudanese e di un gruppo di ribelli.
Oggi l?area è territorio di un nuovo movimento ribelle, il National Movement for Reformation and Development, costola dello Jem – Justice and Equality Movement.
Il mix di insicurezza e di difficoltà di accesso geografico – durante la stagione delle piogge è spesso impossibile guadare i wadi, corsi d?acqua a carattere torrentizio che punteggiano la zona – la regione di Kulbus ha ricevuto pochissima assistenza umanitaria, e Cosv è l?unica delle quattro ong presenti a operare nel settore sanitario.
Cosv si occupa sia di sanità primaria, con campagne di promozione della salute e dell?igiene e potenziamento delle possibilità di accesso alle strutture sanitarie, sia di sanità secondaria. In attesa della riapertura dell?ospedale, infatti, si è fatta carico anche di attività di primo intervento e di chirurgia di base.
Sotto la lente
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