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La battaglia di Tripoli

I ribelli nella residenza di Bab al-Aziziya. Nessuna traccia del colonnello, che avverte: "Morte o vittoria".

di Redazione

E’ di 400 morti e 2.000 feriti il bilancio di tre giorni di combattimenti a Tripoli tra gli insorti e le milizie rimaste fedeli al colonnello Muammar Gheddafi. Lo ha rivelato il leader del Consiglio Nazionale Transitorio (Cnt) di Bengasi, Mustafa Abdel Jalil. 

“Sulla base delle informazioni in nostro possesso, il numero di morti durante le operazioni che vanno avanti da tre giorni è di poco superiore a 400 e i feriti 2.000”, ha affermato Jalil all’emittente France24. Il leader del Cnt ha quindi sottolineato che il conflitto si concluderà con l’arresto di Gheddafi.

Sul fronte della cronaca, due potenti esplosioni sono state udite stamani a Tripoli, probabilmente dovute a un nuovo raid della Nato. Lo ha riferito l’emittente ‘al-Jazeera’, precisando che i caccia hanno sorvolato la città nordafricana.

Decine di missili Grad sono stati sparati nella capitale nella notte, a poche ore dalla presa da parte degli insorti di Bab al-Aziziya, il quartier generale di Muammar Gheddafi nella capitale. Lo ha riferito un testimone all’emittente ‘al-Arabiya’. 

“Via al-Sour, che non è lontana da Bab al-Aziziya è stata martellata da missili Grad e colpi di mortaio”, ha affermato la fonte in un colloquio telefonico. 

I soldati rimasti fedeli al colonnello Muammar Gheddafi hanno intanto lanciato un’offensiva contro la città di Adjelat, a ovest di Tripoli. Lo ha riferito l’emittente ‘al-Arabiya’, precisando che nell’attacco contro le postazioni dei ribelli sono stati utilizzati razzi e carri armati. La tv non ha riportato per il momento ulteriori dettagli a riguardo.

“Trasformeremo la Libia in vulcani, lava e fiamme”. E’ il monito lanciato nella notte dal portavoce del governo libico, Ibrahim Moussa, in un colloquio telefonico con le emittenti ‘al-Rai’ e al-Oruba’.

Il portavoce ha affermato che il colonnello Muammar Gheddafi è in grado di resistere per mesi o anni agli insorti che hanno preso il controllo della maggior parte di Tripoli. Moussa ha quindi rivelato che le forze governative hanno catturato quattro cittadini “di alto livello” del Qatar e uno degli Emirati.

La Lega Araba ha invitato il Consiglio Nazionale Transitorio dei ribelli libici di Bengasi a partecipare, in qualita’ di rappresentante della Libia, al vertice straordinario che l’organizzazione pan-araba terra’ al Cairo sabato prossimo. Lo ha annunciato il primo ministro del Qatar, Hamad bin Jassem al-Thani, citato dall’emittente ‘al-Jazeera’. La riunione ovviamente sarà incentrata sulla delicata situazione nel paese nordafricano.

Secondo quanto ha poi raccontato Matthew Chance, inviato della Cnn, i soldati leali a Muammar Gheddafi che controllavano la lobby del Rixos hotel “sono scomparsi”, ma i giornalisti da giorni intrappolati non possono ancora lasciare l’albergo.

“Speriamo in una prossima risoluzione”, ha detto ancora il giornalista, spiegando di aver trascorso la notte insieme agli altri colleghi, tutti con indosso il giubotto anti-proiettile, controllando la situazione che al momento appare “piu’ calma”. L’albergo si trova nel centro di Tripoli, nei pressi del bunker che ieri e’ stato conquistato dalle forze dei ribelli.

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