Mondo

La corsa alla terra che crea fame

L'Indice Globale della Fame mette sotto accusa il landgrabbing: il 55% dei suoli affittati viene destinato alla produzione di colture per biocarburanti

di Redazione

L'Indice Globale della Fame (Global Hunger Index – GHI) è uno dei due rapporti internazionali (insieme al  SOFI di FAO, IFAD, WFP) che illustra ogni anno la situazione della fame e della denutrizione nel Mondo.
Il rapporto 2012, giunto alla quinta edizione italiana, sarà presentato a Milano presso l'ISPI – Palazzo Clerici, il prossimo 11 ottobre dalle 10.00 alle 13.00.

Il rapporto analizza ogni anno la situazione in oltre 120 paesi ed approfondisce un aspetto della fame in un focus tematico specifico. I rapporti precedenti si sono interessati di denutrizione infantile, fame e tematiche di genere, dinamica dei prezzi dei beni alimentari e loro volatilità. Il rapporto 2012 si occupa di scarsità delle risorse destinate alla produzione di cibo: terra, acqua ed energia.


Il suolo coltivabile è diventato un bene così prezioso che – anche laddove non è di ottima qualità – viene affittato, specie in Africa, per creare produzioni di beni destinati all'esportazione. È il cosiddetto land grabbing, l'accaparramento delle terre che negli ultimi dieci anni ha interessato una superficie pari a sette volte quella dell'Italia. La maggior parte delle acquisizione è avvenuta nei Paesi con alti livelli di malnutrizione, dove la popolazione e il reddito nazionale dipendono dall'agricoltura. Il 55% dei suoli affittati viene destinato alla produzione di colture per biocarburanti, sottraendo terra alla produzione di cibo. Tuttavia il rapporto GHI 2012 ci aiuta a comprendere come la prospettiva di un mondo sempre più affamato non sia affatto ineluttabile. Sono già ampiamente disponibili strategie in grado di conciliare produttività e consumo sostenibile delle risorse anche in un contesto di cambiamento climatico. Tali strategie però richiedono una migliore governance delle risorse naturali e degli investimenti in agricoltura, una riduzione dell'ineguaglianza e una maggiore inclusione dei gruppi marginalizzati.

Parteciperanno alla tavola rotonda: Stefano Piziali (Cesvi), Carlo Cafiero (FAO), Paolo Ciocca (IFAD)*, Luca Virginio (Gruppo Barilla), Riccardo Moro (GCAP), Claudia Sorlini (Univ. Milano), Claudio Ceravolo (Link 2007) e Paolo Magri (ISPI). *in attesa di conferma  

Il rapporto è diffuso in contemporanea in una decina di paesi, tra cui Italia, Francia, Germania, Usa, Irlanda, Belgio, India, Zimbabwe, Kenya, grazie alla collaborazione di Alliance 2015, uno dei primi network operativi mondiali di ONG.  La presentazione del rapporto è una occasione di riflessione sui temi della fame e della sicurezza alimentare nell'ambito delle iniziative che la città di Milano ha in programma fino all'EXPO del 2015. La campagna Food Right Now promossa da Cesvi in collaborazione con Alliance 2015 e la Commissione Europea, mira a sensibilizzare ed educare i giovani ed i cittadini europei sul tema  della fame e sulla promozione del diritto al cibo per tutti.
 

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