Il convegno
La cura che ascolta è quella efficace
Si svolge a Roma giovedì 8 maggio il convegno sul ruolo della psiconcologia organizzato dall'Associazione italiana contro le leucemie Ail. Un invito a costruire insieme una cultura sanitaria in cui il benessere psicologico sia parte integrante della salute di ciascun individuo
di Redazione

La diagnosi di un tumore del sangue è una “crisi” che investe tutti gli aspetti della vita del paziente e della sua famiglia. Tuttavia, in ambito ospedaliero e nel curriculum formativo degli operatori sanitari, la sfera emotiva del paziente rimane, spesso, sullo sfondo e la terapia sembra coincidere con l’eradicazione delle cellule tumorali.
Per diffondere consapevolezza sulla necessità di fornire un supporto al paziente che sta affrontando il percorso di cura non solo dal punto di vista clinico, ma anche psicologico ed emotivo, Ail ha organizzato il il primo Convegno nazionale di Psico-oncologia, dal titolo «La cura che ascolta: il ruolo della psico-oncologia per il benessere dei pazienti ematologici. L’esperienza di AIL e l’impegno delle Istituzioni nelle politiche sanitarie», giovedì 8 maggio a Roma nella prestigiosa cornice della Biblioteca Alessandrina dell’Archivio di Stato (Corso del Rinascimento, 40).
Tra gli obiettivi della giornata, c’è anche la valorizzazione dei servizi promossi da Ail che nel corso degli anni ha contribuito a definire un modello di intervento che conferma l’efficacia del sostegno psicologico nell’alleviare il distress nei pazienti onco-ematologici. Lo psico-oncologo, infatti, facilita il processo di accettazione della malattia e di adattamento alla nuova realtà e favorisce una relazione terapeutica efficace tra paziente ed équipe curante.
La Giornata si articolerà in momenti di dialogo e confronto tra esperti del settore, rappresentanti istituzionali, professionisti della salute ed esponenti di AIL con l’obiettivo di condividere buone pratiche, esperienze di valore e testimonianze dirette. Si darà spazio al confronto con le Istituzioni, per rafforzare l’importanza di integrare strutturalmente il supporto psico-oncologico nei percorsi di cura. Diverse regioni italiane, infatti, hanno già avviato un percorso normativo in tal senso, riconoscendo il valore di una formazione specifica e di una presenza stabile dello psico-oncologo nei team multidisciplinari. Ancora si viaggia a velocità diverse nel paese. Infine, il convegno sarà un invito a costruire insieme una cultura sanitaria in cui il benessere psicologico sia parte integrante della salute di ciascun individuo.
Foto di Vitaly Gariev su Unsplash
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.