Mondo
La finanza etica in controtendenza
102% negli ultimi due anni, + 42% solo nel 2007. Sono queste le sorprendenti performance nel comparto etico contenute nel rapporto di Eurosif ( European Social Investment Plan) a cui il numero di Vita non profit Magazine in uscita domani venerdì 10 otto
di Redazione

Secondo il rapporto presentato da Eurosif ( European Social Investment Plan) largamente ripreso da Vita non profit Magazine nel numero in edicola domani, il mercato europeo Sri ( Socially Responsible Investments) è cresciuto del +102% negli ultimi due anni e +42% solo nel 2007, proprio l’anno del credit crunch e della grana subprime sui mutui immobiliari americani. “Le dimensioni dell’investimento socialmente responsabile in Europa sono ormai tali da smentire chi lo ritiene destinato a rimanere un fenomeno di nicchia”, sostiene Davide Dal Maso segretario generale del Forum per la Finanza Sostenibile. Che aggiunge: “Non è solo moda, anche gli operatori tradizionali hanno compreso che siamo di fronte ad un evento ad un vero cambiamento di prospettiva nel mondo di intendere l’economia”.
Nel boom della finanza etica in Europa, è però proprio l’Italia ad essere il fanalino di coda con masse gestite ancora di piccolo cabotaggio (3,4 miliardi). I motivi? La scarsa propensione all’innovazione di prodotto e di processo, pregiudizi e scarsa conoscenza degli strumenti a disposizione, spiega il settimanale del non profit. Ma, per l’investimento socialmente responsabile esistono margini di crescita e questo può avvenire se il sistema bancario italiano attiverà opportunatamente le proprie reti per formare gli investitori più consapevoli”, osserva direttore generale dell’Abi Giuseppe Zadra, intervistato da Vita.
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