Sono bambini, adulti e adolescenti, con disagio o ritardo psichico grave. Ma sono anche pianisti, arpisti, violinisti. E sono sempre di più, perché la cooperativa Esagramma ha fatto scuola e oggi, ad essere esportato, «è l’impianto metodologico stesso, il programma di formazione triennale di Musicoterapia orchestrale (Mto) messo a punto in 20 anni d’attività». Parola del direttore scientifico Licia Sbattella.
Vita: Quali altre realtà applicano il metodo Esagramma?
Licia Sbattella: La gemmazione ha già dato vita a tre laboratori orchestrali: a Messina, l’Associazione Oikoumene diretta da Massimo Diamante ha completato il primo percorso triennale con circa 20 disabili, mentre a Novara il Comune ha finanziato l’avvio di un programma Mto rivolto agli utenti del Servizio handicap, coordinato da Giulio Pegorari. A Bergamo, infine, il centro nato dall’iniziativa congiunta del Provveditorato agli studi e dell’associazione Spazio Autismo ha già formato 40 ragazzi e sta avviando una prima formazione stabile d’orchestra.
Vita: Chi si rivolge a voi?
Sbattella: Scuole, licei musicali o conservatori, servizi pubblici e associazioni di genitori interessati a replicare il modello nei loro contesti d’intervento: oggi Esagramma è la sede di formazione nazionale per gli educatori che applicheranno il metodo Mto all’interno di realtà esistenti o che apriranno un nuovo centro.
Vita: Come avviene la formazione?
Sbattella: Per i conduttori di gruppetti Mto, con un master biennale di 500 ore comprensivo di tirocinio supervisionato (150 ore). Nel 2009 parteciperanno operatori dal Veneto, Emilia, Puglia, Liguria, Lombardia e Piemonte. Per chi intende aprire nuovi centri è previsto un terzo anno preparatorio anche sotto il profilo psico-pedagogico.
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