Non profit
La partita dell’autunno Chi prende il comando a Mediobanca Francesi e Della Valle in pole position
di Redazione
Il patto di sindacato di Mediobanca si riunirà nei prossimi giorni per decidere del suo futuro. All’inizio dell’estate si dava per scontato la partenza dei soci stranieri tedeschi. Agosto ci ha fatto conoscere che Bollorè (e con lui i francesi) non mollano e scommettono ancora sulla banca d’affari italiana. Della Valle pure. La crescita dei due soci non può essere considerata solo mera speculazione legata e valori di Borsa quasi risibili (per il crollo dovuto alla crisi del debito e dei bancari). Non è più neppure scontata la dipartita dei tedeschi (come ha detto il consigliere franco-tunisino Tarak Ben Ammar). Così la battaglia di Mediobanca si presenta come una delle gare più avvincenti della ripresa autunnale. Anche per le ovvie ricadute sulle due grandi aziende collegate: da una parte il colosso delle Generali, dall’altra lo scrigno del potere mediatico e politico italiano del Corriere della sera. Senza parlare degli equilibri bancari, a iniziare dal primo istituto italiano e dell’Est europeo, vale a dire Unicredit. Una partita da seguire quindi con il fiato sospeso, intrecciata com’è con le vicende politiche e la fine del berlusconismo (ma non del Berlusconi imprenditore…).
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