I parenti dei disabili saranno chiamati a contribuire alle spese per le prestazioni residenziali e semiresidenziali offerte dai Comuni. Almeno se verrà accolta la richiesta che Attilio Fontana, sindaco di Varese nonché presidente di Anci Lombardia, ha fatto pervenire al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Nella proposta, motivata dalle difficoltà economiche, si chiede l’istituzione di contributi per i congiunti di persone con handicap in situazione di gravità e ultrasessantacinquenni non autosufficienti. Una proposta molto discutibile anche per la mancanza di dati certi sul tema. Senza tenere conto del fatto che le spese di assistenza sono già coperte dal Servizio sanitario nazionale per il 70% nel caso dei centri diurni e le strutture dedicate ai portatori di handicap, e al 50% per quel che riguarda i ricoveri degli anziani non autosufficienti.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.