Famiglia
«La protezione civile è allo sbando»
Intervista choc al capo dipartimento Franco Gabrielli
di Redazione

“Mister Emergenze: «Sarà un’estate da brividi»”. È questo il titolo della copertina del settimanale in edicola domani che dedica la copertina e il servizio di apertura a un’intervista choc con il capo della Protezione civile Franco Gabrielli.
Mentre infatti l’Italia «va incontro a un’estate a forte rischio incendi e disastri idrogeologici, noi abbiamo le mani legate da norme che ci impediscono di agire con tempestività, abbiamo un fondo per le emergenze completamente vuoto e nella stragrande maggioranza dei casi gli enti locali non hanno messo a punto i necessari piani di emergenza». Un grido d’allarme che Gabrielli lancia alla vigilia della convocazione (Roma 13/15 aprile) dei primi stati generali del volontariato a 12 anni dalle ultime assise di Orvieto 2000.
Gabrielli torna anche sul confronto con il suo predecessore Guido Bertolaso: «Non è vero che il prefetto Gabrielli, perché è prefetto e perché è attento alle regole, ha un atteggiamento più timido. È una grande fesseria e una grande mistificazione per la semplicissima ragione che il dottor Bertolaso, aveva un vantaggio che Grabrielli non ha più. Bertolaso andava, faceva, tornava in ufficio e si scriveva le regole che poi trovavano riscontro nelle norme». Il riferimento è alla legge 10 del 2011 che impone al capo Dipertimento il previo via libera del ministero delle Economia e della Corte dei Conti in caso di ordinanze emanate in stato di emergenza.
Infine un passaggio anche sull’Aquila a tre anni dal terremoto: «Il problema non sono i lavori di ripristino del centro storico, quello che mi stupisce e mi avvilisce è lo stato della cintura esterna della città, dove la ricostruzione ha avuto un fortissimo rallentamento per motivi legati a questioni a volte di bassissima bottega».
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