La difesa collettiva di beni e vita richiede la prigione. Ma ciò significa non considerare la felicità di ciascuno e della società come fondamentale, e significa ritenere inevitabile un residuo di persone da escludere. Più che rieducare i criminali, quindi, il sistema penitenziario francese li mantiene tali: questa la tesi provocatoria di Brossat. Intrigante.
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