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La Russa: l’Onu cerchi altri partner per Unifil

Il ministro della Difesa, riferendo alla Camera, ha parlato di riduzione del contingente Italiano. Questa sera in Italia cinque dei sei feriti a Sidone

di Redazione

L’Italia ribadisce il suo impegno nella missione Unifil in Libano, ma «sta valutando da tempo l’opportunità di una razionalizzazione del nostro contingente che ancora oggi è il più numeroso». Lo ha ribadito il ministro della Difesa Ignazio La Russa, riferendo alla Camera sull’attentato che ha colpito i militari italiani il 27 maggio scorso. «La nostra volontà – ha spiegato – è di arrivare a un quantitativo quale quello spagnolo, 1.000 -1.100 uomini, sollecitando l’Onu a ricercare nuovi partner, sgravando il peso del contingente italiano, che riteniamo superiore a quanto la situazione di equilibrio comporterebbe».

Il ministro della Difesa La Russa ha anche riferito che rientreranno stasera in Italia cinque dei sei militari italiani del contingente Unifil rimasti feriti nell’attentato del 27 maggio scorso. L’altro soldato rimane ricoverato a Sidone in quanto «non è trasportabile» e le sue condizioni restano “preoccupanti”: ha perso un occhio e riportato fratture maxillo-facciali.

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