Non profit

La scommessa di Odigitria: dare risposte ai bisogni più invisibili

La fondazione comunitaria di Palermo

di Redazione

Odigitria è “Colei che indica la via”, la Madonna il cui culto è molto diffuso in tutta la Sicilia. Ma è anche il nome della Fondazione Odigitria, fondazione di comunità del territorio palermitano che il consorzio di filiera La Salute, specializzato nel settore degli interventi sociosanitari, ha costituito insieme a Coordinamento H, Cittadinanzattiva e Aism.
La fondazione nasce dalla consapevolezza che bisogna donarsi con affetto e dalla presenza, sul territorio, di uomini e donne di buona volontà che sempre di più si battono a sostegno di una presa in carico più prossima ai bisogni delle persone, orientati al perseguimento del bene comune, al contrasto delle diseguaglianze, al riconoscimento della salute come diritto senza “esclusione”. È l’amore per la terra e la professionalità di persone dal cuore nobile che ha spinto a fare rete e produrre risultati concreti anche nel campo della cura e dell’assistenza. La fondazione è per il territorio siciliano una fonte di riscatto dei valori fondativi dello Stato sociale che agiscono laddove il sistema pubblico delle garanzie fatica a raggiungere le persone più svantaggiate, i gruppi più emarginati, in una sola parola, gli ultimi, operando nel campo del servizio sanitario e socio-assistenziale e offrendo prestazioni di cure primarie con particolare riferimento alle diverse forme della cura riabilitativa, del recupero funzionale e occupazionale.
La Fondazione Odigitria fa emergere nel proprio territorio i bisogni non visibili, portandoli all’attenzione della comunità civile e lo fa con spirito di solidarietà e con dedizione. Il modello al quale s’ispira è quello biopsicosociale che, al contrario del modello medico, centrato sul concetto di malattia e guarigione, punta alla riduzione dei condizionamenti fisici, sensoriali e psichici della disabilità al fine di contrastare l’emarginazione e l’esclusione sociale e garantire le pari opportunità per tutti i cittadini. È nata dalla consapevolezza che nel territorio siciliano:
non sono presenti servizi fondamentali per le persone con fragilità come il “Dopo di noi”, la presa in carico di persone affette dal morbo di Alzheimer, da gravi e complesse disabilità; non sono state previste azioni per la realizzazione di progetti di “vita indipendente”; non sono previste strutture che possano consentire un sostegno alle famiglie in caso di necessità e un aiuto per il caregiver della persona in condizione di fragilità. Tutto ciò, ovviamente, rende sempre più sole e abbandonate a se stesse le persone bisognose. È allora che interviene la fondazione, proprio laddove i servizi alla fragilità ? che dovrebbe assicurare il nostro Bel Paese ? non sono garantiti, e lo fa valorizzando i pochi già esistenti e sperimentandone di nuovi.

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