Welfare
La scommessa prevenzione comincia dal carcere
Contro la recidiva limpegno di percorsi di inserimento per detenuti ed ex detenuti
di Redazione
La prevenzione delle attività illegali e criminose passa anche per l?inserimento dei soggetti svantaggiati. Per il consorzio Meridia, che raccoglie 24 cooperative attive nella provincia di Bari, la lotta alla criminalità parte dal carcere. Il progetto avviato nel carcere di Trani sta facendo da apripista per un programma più strutturato di presa in carico di detenuti ed ex detenuti. «Il solo fatto che il carcere di Trani ospiti solo persone con pena definitiva, di per sé la dice lunga sulla difficoltà del progetto», spiega Gianfranco Visicchio, presidente del consorzio. «In un primo momento abbiamo coinvolto alcuni detenuti in programmi di formazione e inserimento al lavoro, impegnandoli nella preparazione dei pasti. Oggi abbiamo avviato attività di produzione di taralli e biscotti che riusciamo a vendere anche fuori dal carcere, grazie ai canali distributivi di Ipercoop». Ma le prospettive sono altre: «Vorremmo trasferire queste esperienze anche fuori dalle carceri, coinvolgendo gli ex detenuti che rischiano di farsi risucchiare nel vortice dell?illegalità», continua Visicchio.
Per ora invece il consorzio sta conducendo un progetto di inserimento lavorativo di soggetti vittime di violenza, che ad oggi ha avuto come risultato l?occupazione di 30 persone presso aziende profit attive sul territorio. «Sono state le stesse istituzioni a ritenere indispensabile l?operato del terzo settore per la soluzione del problema violenza e i canali di inserimento non sono quelli della cooperazione, ma semmai delle imprese. In questo modo il percorso di inclusione è reale e può evitare ricadute nel disagio».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.