Famiglia
La situazione umanitaria in Libano è gravissima
Intersos chiede al Presidente Prodi e al Ministro degli Esteri DAlema un intervento immediato per portare soccorso ai profughi libanesi
di Redazione
Roma, 13 agosto 2006
Intersos saluta con favore la risoluzione del Consiglio di Sicurezza e l?imminente cessate-il-fuoco.
Rivolge un accorato appello al Presidente del Consiglio Prodi e al Ministro degli Esteri D?Alema perché l?impegno dell?Italia per garantire la pace sia accompagnato da un analogo impegno per portare immediato soccorso alle popolazioni sfollate e per contribuire alla ricostruzione. L?aiuto dovrà essere veramente immediato: vanno quindi trovate modalità che non siano rallentate dalle burocrazie ministeriali.
La situazione umanitaria, in particolare per gli sfollati, un milione di persone circa, ha raggiunto livelli di estrema gravità. Non solo nelle aree meridionali e in quelle più isolate, ma perfino nelle municipalità a pochi chilometri da Beirut. Oltre 45 mila gli sfollati nella provincia di El Metn. I sindaci ci hanno chiesto con insistenza cibo e beni di prima necessità. ?Siamo al limite, non riusciamo più a farcela?.
Questa mattina gli operatori di Intersos sono riusciti a fare giungere cinque tonnellate di alimenti ad alto valore energetico a sette villaggi che stanno ospitando 5500 sfollati, rimasti isolati da circa una settimana. Domani si continuerà e si cercherà di portare gli aiuti anche al grande ?centro di accoglienza? presso la scuola tecnica di Dekwanen, nella stessa provincia: 1600 sfollati di cui 700 minori. Altri beni di prima emergenza del Comitato ?Italia Aiuta? (cisterne e taniche per l?acqua potabile, coperte, batteria da cucina, tende, generatori, alimenti) che saranno distribuiti da Intersos nei prossimi giorni, sono giunti oggi al porto di Beirut nonostante i bombardamenti.
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