Città al voto
La società civile in campo per le elezioni amministrative
La campagna “Facciamo eleggere”, promossa dal Forum disuguaglianze e diversità e da Ti Candido, ha selezionato quattro uomini e quattro donne impegnati in campo sociale e ambientale. Dal 2019 sono più di 50 i candidati sostenuti con queste modalità e poi risultati eletti nei rispettivi Consigli comunali

Lotta alle diseguaglianze, giustizia sociale e giustizia ambientale. Sono questi i tre pilastri su cui promettono di costruire il proprio impegno politico gli otto candidati alle elezioni amministrative sostenuti dalla campagna Facciamo eleggere, promossa dal Forum disuguaglianze e diversità e da Ti Candido.
Si tratta di profili diversi. Alcuni sono al primo impegno in politica, altri sono più navigati. Quattro di loro hanno meno di 30 anni, due meno di 25. Molte forze fresche, dunque, che sperano di portare nell’amministrazione della loro città la loro esperienza acquisita in comunità, alleanze sociali e coalizioni civiche territoriali. È a livello locale, del resto, che l’impegno politico del singolo trova più immediato riscontro nella cittadinanza. «In questo momento di grande avanzata delle spinte autoritarie in tanti paesi, le elezioni locali sono strategiche per consentire l’emergere di una classe dirigente che provenga dalla società civile, agenti di cambiamento che hanno maturato competenze ed esperienze nell’impegno civico e possono portare nelle istituzioni la loro diversità di sguardo e le loro battaglie concrete», scrive il Forum disuguaglianze e diversità.
I candidati consiglieri, quattro uomini e quattro donne, «possono portare nei governi territoriali politiche sensibili ai luoghi, capaci di rispondere a bisogni diversificati, e contribuire a preservare spazi di conflitto e di incontro tra movimenti sociali e istituzioni». Insomma, potranno, se eletti, portare una nuova visione che porti a sviluppare le politiche pubbliche di concerto con le espressioni, formali e non, della società civile, e non nel chiuso degli uffici.
Come sottolineato dal comitato Ti candido, i nomi selezioni per la campagna Facciamo eleggere «sono espressione di ciò che vorremmo nel Paese. Con loro daremo più attenzione alle comunità, con proposte concrete pensate per chi rischia di rimanere indietro e per una maggiore giustizia sociale e ambientale grazie a persone competenti».
Dal 2019 sono più di cinquanta le persone che sono state elette anche grazie al supporto della campagna. L’ultima in ordine di tempo è Giulia Casonato, eletta pochi giorni fa per il Partito democratico in Consiglio comunale a Trento, dove nella scorsa legislatura è stata assessora con delega in materia di transizione verde, innovazione digitale e partecipazione. Stefano Musaico, candidato con Alleanza Verdi Sinistra, è invece risultato il primo dei non eletti del suo partito, pronto a subentrare qualora qualcuno dovesse lasciare il seggio anzitempo.
Con i loro nomi, il numero dei candidati sostenuti da Facciamo eleggere nel 2025 sale a 10. Da qui alla fine dell’anno, da Matera a Saronno, da Osimo a Genova gli altri candidati consiglieri saranno i seguenti.
Ica Arkel, 41 anni, candidata al consiglio comunale di Genova con Alleanza Verdi e Sinistra
Luca Colucci, 29 anni, candidato al consiglio comunale di Matera con la lista civica Materia Futura
Susanna Freddo, 22 anni, candidata al consiglio comunale di Osimo, provincia di Ancona, con il Partito Democratico
Mattia Giorno, 30 anni, candidato al consiglio comunale di Taranto con il Partito Democratico
Gerardo Lamattina, 60 anni, candidata al consiglio comunale di Ravenna con il Partito Democratico
Giulia Lanzillotti, 24 anni, candidata al consiglio comunale di Genova, con il Partito Democratico
Lucy Sasso, 27 anni, candidata al consiglio comunale di Saronno, provincia di Varese, con il Partito Democratico
Giampaolo Vicerè, 40 anni, candidato al consiglio comunale di Sant’Angelo a Cupolo, provincia di Benevento, con la lista civica Fare Comune
In apertura: da sinistra Luca Colucci, Mattia Giorno e Ica Arkel
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