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La solidarietà messa in Comunecooperazione decentrata gli enti locali in campo per l’aiuto allo sviluppo di Emanuela Citterio

di Redazione

Riunisce 266 Comuni d’Italia attivi nella solidarietà internazionale. Si tratta di Re.Co.Sol, la prima rete dei Comuni solidali, associazione nata nel 2004 per iniziativa di un gruppo di piccole municipalità piemontesi con l’obiettivo di promuovere attività di cooperazione decentrata. «I progetti nascono dal contatto diretto fra amministratori, tecnici, volontari di Comuni nel Nord e nel Sud del mondo», spiega Chiara Sasso, che fa parte del coordinamento nazionale, «nell’ottica della costruzione di un mondo più equo più che della beneficenza». L’azione della Re.Co.Sol non si limita alla cooperazione: «Puntiamo a un cambiamento culturale», afferma Sasso, «a diffondere una consapevolezza che modifichi anche i nostri stili di vita». Anche per questo motivo gli interventi promossi dalla rete sono spesso di tipo culturale. Re.Co.Sol. ha fondato due piccoli festival cinematografici che trattano il tema dell’immigrazione, uno a Riace in Calabria e uno a Lampedusa. E proprio a Riace Re.Co.Sol. sostiene da sei anni l’unico progetto italiano della rete, divenuto modello di accoglienza per i migranti che sbarcano sulle coste italiane.