Un film per Alda Merini. Lo ha girato Paolo Taggi ed è stato presentato il 2 dicembre al Festival Grinzane Cinema. Una Merini che nella pellicola non si tradisce.
Cos?è per lei la poesia?
La poesia è solitudine. Ci sono momenti di solitudine che cadono all?improvviso come una maledizione, nel bel mezzo di una giornata. Sono i momenti in cui l?anima non vibra più.
Ma ci sono anche tanti momenti in cui l?anima vibra, a giudicare la sua opera…
Ho scritto migliaia e migliaia di poesie. Ma non ne ho conservata nessuna. Le regalo via. Per me conservo i sentimenti che le hanno generate. Quelli sono i miei ricordi. Nelle poesie c?è solo l?effetto di quei sentimenti, c?è quello che rimane in superficie, ma l?uomo è rimasto mio.
È una forma di gelosia, di volontà di possesso?
Dissi una volta: il vero diario della mia vita non è mai stato scritto. Il vero diario non sarà mai scritto. In fondo anch?io sono vittima del mio mistero
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