Politica

L’affaire amfetamine

L'uso degli amfetaminici per i bambini è uno scandalo internazionale e scientifico che purtroppo ormai dura da un decennio.

di Vittorino Andreoli

L’uso degli amfetaminici per i bambini è uno scandalo internazionale e scientifico che purtroppo ormai dura da un decennio. Questi amfetaminici sono considerati la terapia per quella che viene definita una patologia dei bambini ipercinetici. Negli Usa si è creata una sindrome cui si è voluto trovare un substrato fisiologico, una piccola lesione cerebrale definita Minimal Brain Disfunction: un comportamento è diventato una categoria diagnostica di cui si è detto che l?amfetamina era la terapia. In generale è comunque vero che il popolo americano tende a voler essere stimolato e caricato; ne è il miglior esempio il Prozac, che negli anni non ha fatto altro che gonfiare il mito americano dell?iperattività. Per quanto riguarda l?Europa è altrettanto evidente il largo uso dei sedativi, delle benzodiazepine. Questo è comprensibile con semplici osservazioni sulle popolazioni: nei Paesi mediterranei prevale sempre la carica, mentre gli anglosassoni sono più flemmatici.
Il problema della sovraprescrizione è senza dubbio gravissimo: sono molti i colleghi che scelgono con gli psicofarmaci la risposta più semplice, certo non la migliore, per la cura di determinati disturbi. Ma una questione va posta prima, e si riferisce al perché nella nostra società ci sia stata un?esplosione dei disturbi derivanti da ansia e depressione: in Europa soffre di ansia il 18% della popolazione, il 12% di depressione; in Italia ho constatato come il 50-55% dei pazienti dei medici generici si siano recati da loro per questi disturbi. Vogliamo prima chiederci il perché di questo? psichiatra

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