Non profit

L’agenzia delle entrate va giù pesante

Il caso Apici/ La risposta dell'associazione che sta vivendo un grande disagio a seguito della verifica dell’Agenzia delle Entrate

di Redazione

Egregio Arduini, le scrivo la presente per comunicarle la mia amarezza dovuta alla lettura dell?articolo sulla nostra associazione, che avete pubblicato su Vita del 27 ottobre.

Come anticipatole nel breve colloquio telefonico, la nostra associazione sta vivendo un grande disagio a seguito della verifica dell?Agenzia delle Entrate e in tutta sincerità non aveva bisogno di un articolo che certificasse la cancellazione avvenuta, bensì che esprimesse, come nella memoria inviatovi, le assurde conclusioni del Fisco e il danno che le stesse possono fare all?associazionismo. L?articolo pubblicato riporta delle frasi che non sono state da me così articolate, modificandone il senso e i concetti che si volevano esprimere.

Sarebbe bastato non limitarsi alle poche parole che ci siamo scambiati telefonicamente, e dare una lettura alla memoria inviata per capire l?odissea che stiamo vivendo, odissea che potrà essere quella di qualunque altra associazione venga trattata nello stesso nostro modo dal fisco. Auspicando in un vostro sensibile riscontro alla presente, colgo l?occasione di porgere, comunque, Cordiali saluti.

Riccardo Nucci, Apici

Risponde Stefano Arduini.

Ho letto attentamente la sua memoria. Da quella lettura nasce il pezzo uscito sul vostro caso. Venendo all?articolo, malgrado lo sforzo di sintesi, non penso di aver stravolto il senso del suo pensiero. Il caso Apici lo avevamo già trattato, sottolineando l?accanimento dell?Agenzia delle Entrate nel controllo delle onlus. La vicenda era nota ai nostri lettori. Dal punto di vista giornalistico era invece importate – questa sì era una novità – evidenziare il rischio economico di finire nelle grinfie dell?Agenzia delle Entrate. Perciò credo di avere reso un servizio utile a lei e a tutte le onlus che ci leggono, ricordando a quali rischi possono andare incontro.

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