Mondo

L’Alabama tassa l’obesità

I dipendenti pubblici in sovrappeso dovranno pagare un premio assicurativo di 25 dollari al mese

di Redazione

La decisione dello Stato dell’Alabama di farà pagare ai propri dipendenti pubblici in sovrappeso un premio assicurativo di 25 dollari al mese se non si rimettono in forma entro un anno è una misura estrema tra quelle adottate per combattere l’obesità che è diventata una emergenza in molti paesi con malattie e costi per il servizio sanitario. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che i ragazzi di questa generazione per la prima volta nella storia, potrebbero essere  i primi ad avere una vita piu’ breve dei propri genitori proprio per colpa delle malattie causate dall’obesità e dal soprappeso, secondo l’allarme lanciato dal Congresso Internazionale sull’Obesità.
 
L’iniziativa dell’Alabama nei confronti dei propri 37527 dipendenti è la prima del genere e prevede, dopo che le analisi hanno provato l’esistenza di problemi di salute connessi all’obesità (colesterolo, pressione alta, ecc.), cure gratuite presso medici e iscrizione a programmi di wellness per tornare in forma. E se la “cura” ha successo il premio assicurativo verrà pagato direttamente dall’ente pubblico. La decisione è stata presa dopo che le statistiche hanno evidenziato che in Alabama la percentuale di obesità è salita al 30,3 per cento, seconda solo al Mississipi tra gli Stati dell’Unione.
 
Il problema dell’obesità e dei rischi connessi interessa da vicino anche l’Italia dove – sottolinea la Coldiretti – la radicata cultura alimentare fondata sulla dieta mediterranea che ha garantito agli abitanti del Belpaese di conquistare fino ad ora il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, non ha “salvato” i giovani. Lo confermano – precisa la Coldiretti – i dati preoccupanti sull’aumento dei casi di obesità o soprappeso, dovuti a una non corretta alimentazione, che riguardano un terzo dei ragazzi attorno ai dieci anni.

Le malattie collegate direttamente all’obesità sono responsabili – continua la Coldiretti – di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell’Unione Europea poiché l’aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea. La preoccupazione coinvolge direttamente anche l’Italia dove – sottolinea la Coldiretti – su 5 milioni di obesi 800mila sono affetti da obesita’ grave con le spese socio-sanitarie dell’obesita’ in Italia sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui, per piu’ del 60 per cento dovute all’incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri.

La principale causa individuata dagli esperti nel minor esercizio fisico e nel consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate e per questo – sostiene la Coldiretti – occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.

 La Coldiretti sta realizzando il progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolgerà nel prossimo anno scolastico oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che parteciperanno ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L’obiettivo – conclude la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’ agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

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