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L’Alto commissariato per i rifugiati fuori dall’Uzbekistan

L'UNHCR ha espresso il proprio rammarico per questa decisione poiché le attività nel paese erano ancora in corso e molti rifugiati continuavano a dipendere dall'assistenza dell'Agenzia

di Redazione

Nella giornata di ieri, dopo 13 anni di lavoro, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha chiuso il proprio ufficio in Uzbekistan su ordine del governo locale, che ha dato all’Agenzia un mese di preavviso. Il trasferimento segue l’ultimatum posto a marzo dal Ministro degli Esteri uzbeko in cui all’UNHCR veniva imposto di porre fine alla propria presenza nel paese a partire dal 17 aprile. Il governo ha annunciato che l’UNHCR aveva “completato le proprie funzioni e che non aveva alcuna ragione di prolungare la propria presenza in Uzbekistan.”

L’UNHCR ha espresso il proprio rammarico per questa decisione poiché le attività nel paese erano ancora in corso e molti rifugiati continuavano a dipendere dall’assistenza dell’Agenzia. Tuttavia, l’UNHCR lavora in un paese solo su invito e a sostegno del governo. Quindi nei casi eccezionali in cui viene richiesta la cessazione dell’attività, l’UNHCR lascia il paese.

Gli operatori dell’UNHCR hanno lavorato duramente negli ultimi 30 giorni per predisporre la fine delle proprie attività in Uzbekistan e per assicurarsi che venissero stabilite soluzioni alternative per le persone bisognose di assistenza. L’Agenzia è lieta dell’adesione di UNDP (United Nations Development Programme) a Tashkent che avrà il permesso grazie a un accordo alternativo di continuare a fornire la protezione e l’assistenza fondamentali a circa 1.800 rifugiati, la maggior parte dei quali afgani, e di fornire assistenza nel rimpatrio volontario e nel reinsediamento a quei rifugiati per i quali sono già state predisposte soluzioni alternative e per quelli che devono ancora trovare la soluzione adeguata.

L’UNHCR ha cominciato a fornire assistenza umanitaria ai rifugiati in Uzbekistan poco dopo aver stabilito la propria presenza nel paese nel 1993.

L’Uzbekistan è l’unico tra i paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CIS) a non aver sottoscritto né la Convenzione sui Rifugiati del 1951 né il Protocollo del 1967. Tuttavia, l’UNHCR ha sollecitato il governo a sviluppare una legislazione nazionale e ha offerto corsi di formazione sul diritto dei rifugiati agli ufficiali governativi.

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