Cultura

L’Arci: rilanciamo l’iniziativa per il ritiro delle truppe

L'associazione dopo la morte di Baldoni: «Non vogliamo abituarci alla quotidiana razione di morte e distruzione di cui sempre piu' distrattamente stampa e tv ci danno il resoconto giornaliero'»

di Redazione

”E’ urgente che dai cittadini, dalle organizzazioni sociali e dalle forze politiche riparta con decisione l’iniziativa per il ritiro immediato della missione militare italiana in Iraq”. Lo afferma la presidenza nazionale dell’Arci esprimendo, in una nota, solidarieta’ ai familiari di Enzo Baldoni ”vittima innocente di una guerra contro la quale aveva speso il suo impegno civile”. ”Baldoni era in Iraq, infatti – si legge nella nota – per testimoniare gli orrori della guerra, raccontare le sofferenze delle popolazioni civili, dare il suo contributo alla speranza di pace. La sua barbara uccisione ci lascia sgomenti e ci sbatte in faccia l’orrore di una guerra ingiusta e sbagliata che sta prolungandosi in una tragedia senza fine. Non vogliamo abituarci alla quotidiana razione di morte e distruzione di cui sempre piu’ distrattamente stampa e tv ci danno il resoconto giornaliero”. Secondo l’Arci ‘la politica degli Stati Uniti e dei loro alleati ”rischia di farci sprofondare nell’abisso dello scontro di civilta’, dell’odio religioso, dell’intolleranza, del disprezzo della vita umana”. ”Una reazione a tutto questo – sostiene l’associazione – e’ possibile e necessaria, deve mobilitare la coscienza civile dei milioni di cittadini che in Italia hanno manifestato la propria opposizione alla guerra. Un Governo irresponsabile, dopo aver violato la Costituzione e tradito la volonta’ popolare in nome di una missione di pace a cui nessuno ormai potra’ credere, noncurante dei rischi a cui sta sottoponendo l’intero Paese, persevera in questa sciagurata avventura dimostrando, cinismo e insipienza”. L’Arci chiede quindi di conoscere ”quali sono state le iniziative promosse dal Governo per favorire il rilascio di Enzo Baldoni e che, nel caso dei precedenti ostaggi italiani, portarono alla liberazione di tre di loro a poche ore dalla consultazione elettorale’