Welfare

Lavoro, 700 milioni di euro di fatturato

Lo dicono i dati della Camera di Commercio di Monza e Brianza

di Redazione

Trecento milioni di euro, prodotti da 14mila lavoratori. Questo è il fatturato del lavoro dei detenuti secondo un’elaborazione e una stima della Camera di Commercio di Monza e Brianza, fatta a partire dai dati dell’amministrazione penitenziaria. Un fatturato che potrebbe arrivare a 700 milioni di euro all’anno se tutti i detenuti potessero lavorare.

Dai numeri della Camera di Commercio emerge una mappa di chi lavora in carcere. Più di un terzo sono stranieri e più di duemila non sono alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, tra persone ammesse al lavoro esterno, in semilibertà e chi lavora in istituto. A fornire lavoro sono soprattutto cooperative e geograficamente la regione con più lavoratori detenuti è la Lombardia con 2280 persone.

«Il sovraffollamento delle carceri e il ‘non lavoro’ -spiega Renato Mattioni, segretario generale della Camera di Commercio di Monza e Brianza- rappresenta un’emergenza sociale e un costo per la collettivita’. Il lavoro dei detenuti resta un elemento di integrazione oltre che una risorsa per la collettivita’ -sottolinea Mattioni- che trasforma la detenzione in un percorso finalizzato al reinserimento nel sistema produttivo e sociale». Un’emergenza a cui il Commercio sta provando a far fronte attraverso l’iniziativa “responsabilita’ sociale d’impresa e lavoro penitenziario“. Una mappatura sperimentale delle professioni dei detenuti e poi una serie di incontri per cercare di mettere in contatto i detenuti della casa circondariale di Monza e le aziende interessate.

 

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