Welfare
Lavoro: accordo tra Italia Lavoro e Unci
E' stata siglata, a Roma, una convenzione tra Italia Lavoro e Unci, che ha come obiettivo l'incremento delle opportunita' occupazionali per gli ex detenuti beneficiari dell'indulto
di Redazione
L’intesa, firmata da Natale Forlani, amministratore delegato di Italia Lavoro, e Paolo Galligioni, vicepresidente vicario di Unci, prevede l’impegno da parte dell’Unione nazionale cooperative italiane a ospitare circa 100 tirocini presso le proprie imprese cooperative operanti nelle aree di Milano, Napoli e Catania. L’accordo, che segue di pochi giorni quello analogo stipulato con Asitor, (Associazione italiana per l’orientamento), consente di poter contare su una dote di circa 1.300 tirocini resi disponibili da Unci, Asitor e da Confservizi, Confcooperative e Legacoop, che hanno siglato un impegno per 1.000 tirocini il 24 aprile scorso. Una concreta occasione di reinserimento lavorativo e’, dunque, offerta a tutti i beneficiari dell’indulto interessati e domiciliati sul territorio delle 14 aree metropolitane del Paese, coinvolte nel progetto di reinserimento promosso dai ministeri del Lavoro e della Giustizia con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro, mediante la possibilita’ di essere inseriti in tirocini formativi.
La durata dei tirocini puo’ essere di 4 o 6 mesi, durante i quali i partecipanti percepiscono rispettivamente la somma di 675 o 450 euro mensili. Le aziende che li ospiteranno potranno ricevere un contributo di 1.000 euro per le attivita’ formative, in caso di assunzione a tempo determinato di almeno 12 mesi o a tempo indeterminato. Qualora, poi, l’azienda dovesse assumere un tirocinante prima della fine del percorso formativo, i contributi mensili per i mesi di tirocinio non svolti andranno all’impresa stessa.
”Un’intesa -sottolinea Paolo Galligioni, vicepresidente vicario Unci- che, siamo convinti, offrira’ concrete opportunita’ occupazionali ai beneficiari del provvedimento di indulto attraverso tirocini formativi utili al loro reinserimento nel mondo del lavoro, nonche’ a livello sociale, mediante il metodo cooperativo. Per la realizzazione del progetto, l’organizzazione coinvolgera’ la sua rete di strutture territoriali al fine di mettere a disposizione la capillare conoscenza delle aree di riferimento. Non si trattera’ di un semplice sostegno assistenziale, ma di un effettivo e pratico avvio al lavoro, tracciando un percorso formativo che terra’ conto anche delle potenziali competenze. I tirocini che saranno attivati coinvolgendo la nostra base associativa -precisa Galligioni- tenderanno a vere e proprie forme di stabilizzazione lavorativa. Le imprese cooperative, e in particolare le cooperative sociali di tipo B, vantano, infatti, un’esperienza e una vocazionalita’ naturale nel campo dell’inclusione sociale, capaci di supportare la buona riuscita del progetto”.
”Questa convenzione -afferma Mario Conclave, responsabile del progetto- va a implementare il numero degli accordi definiti con le parti datoriali. Intese importanti, che permettono di raggiungere l’obiettivo principale del progetto, che e’ quello di offrire nuove opportunita’ di inserimento nel mondo del lavoro alle persone uscite dal carcere. Una prima risposta positiva e’ dimostrata dagli inserimenti gia’ avvenuti: 112 tirocini avviati a fronte di 267 autocandidature (il 42% circa) con 109 aziende coinvolte. Le assunzioni sono 8, tutte avvenute dopo un mese di tirocinio”.
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