Welfare
Lavoro part time: Italia fanalino di coda Ue
Gli occupati a tempo parziale sono l'8%, rispetto al 44% in Olanda e 25% di Gran Bretagna. I risultati di uno studio dell' Osservatorio per il miglioramento delle condizioni di lavoro
Per il 14% dei lavoratori non e’ una scelta, ma una necessita’ dettata dall’ impossibilita’ di trovare un lavoro a tempo pieno; per il 26% (35% tra le donne e 4% tra gli uomini) è una scelta, perche’ impegnati nella cura di bambini o anziani. E’ la fisionomia del part time in Europa, che emerge da uno studio dell’ Osservatorio europeo per il miglioramento delle condizioni di lavoro.
La ricerca conferma il divario tra l’ occupazione part-time femminile, che riguarda il 33% delle lavoratrici dell’ Ue, e quella maschile, che non va oltre il 6% della forza-lavoro composta dai soli uomini. Il 18% della forza-lavoro europea ha un’ occupazione part-time, con picchi massimi del 44% in Olanda e del 25% in Gran Bretagna, e minimi del 4% in Grecia. Tra i “fanalini di coda” anche Spagna e in Italia, con una percentuale dell’8%.
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