Non profit

Le buone inchieste di wikietica

Luca Testoni - EticaNews

di Redazione

Una vita fatta di scelte controcorrente. Nato a Ferrara il 21 giugno 1969, Luca Testoni a metà anni 90 decide di lasciarsi alle spalle il 110 della laurea in Economia, e una possibile carriera nella finanza, per entrare all’Ifg-Istituto per la formazione al giornalismo. Arriva a Milano, dove prima si occupa di immagine e comunicazione, dando alle stampe un volume sugli ultimi fuochi della “Milano da bere” (L’ultima sfilata, ed. Sperling & Kupfer), e poi trova la sua vera strada: il giornalismo economico-finanziario, che pratica per dieci anni come vicecaporedattore del quotidiano Finanza&mercati. Nel 2011 un’altra svolta: assume la direzione del mensile TopLegal ma soprattutto, con un gruppo di colleghi, lancia EticaNews (www.eticanews.it).
Com’è nata l’idea?
L’obiettivo è creare uno strumento indipendente da ogni vincolo, libero di denunciare caste e clientelismo; un benchmark, per diffondere informazioni su sostenibilità, business etico e responsabilità sociale; un catalizzatore di stimoli e spunti, aperto a suggerimenti per l’avvio di inchieste, in prospettiva anche finanziate in rete. EticaNews punta ad aggregare investitori etici per costituire un soggetto non profit che diffonda principi etici a ogni livello, con molteplici strumenti.
Sul vostro sito c’è anche una sezione “wikietica”: di che si tratta?
È un concetto moderno di etica condivisa o etica in rete. È uno dei presupposti del sito: diffondere informazione etica, ma anche valorizzare le notizie etiche che non trovano spazio sui media tradizionali. Dando voce anche a quelle che arrivano dai lettori, sotto forma di denuncia o sollecitazione a indagare.
Non rischiate di essere buonisti, e moralisti?
Non si tratta di imporre un particolare codice di valori. In questo momento storico etica significa necessità di regole condivise. E, perciò, sostenibili a livello comune. Senza le quali il sistema comincia ad avere la consapevolezza di non avere futuro. Volendo estremizzare, è un concetto utilitaristico per un sistema che deve sopravvivere. I cui operatori, a cominciare dalla finanza, sono obbligati a inserire nelle loro equazioni il nuovo parametro dell’etica, a prescindere dal loro grado di “bontà”.

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