Secondo il governatore del Nord Kivu?
?Julien Paluku, dall’inizio delle ostilità, lo scorso 28 agosto, 2,4 milioni di persone sono state costrette a spostarsi dalle loro abitazioni e oramai la drammaticità della situazione in Congo (Rdc) è paragonabile o addirittura superiore a quella del Darfur. Comunità internazionale, fare qualcosa prima di assistere a un Rwanda bis?
Rimanendo in tema, Simon Bikindi?
?uno dei più famosi cantanti ruandesi, martedì 2 dicembre è stato condannato a 15 anni di prigione per istigazione alla violenza durante il genocidio del 1994. Il Tribunale internazionale per il Rwanda, con sede in Tanzania, lo ha infatti condannato per un suo intervento pubblico in cui incitava gli hutu a uccidere i tutsi. Purtroppo lo ascoltarono in molti, in troppi, e circa un milione di persone, tutsi e hutu moderati, furono uccisi a colpi di machete in tre mesi. La giustizia tarda, ma arriva. Farebbero bene a tenerlo a mente coloro che oggi vorrebbero fare il bis in Congo.
Doha, una grande occasione persa?
?l’ennesima, per porre di nuovo al centro dell’agenda internazionale la lotta contro la povertà. Questa l’analisi, unanime da parte del mondo della cooperazione italiana, sulla seconda Conferenza internazionale sul finanziamento per l’aiuto pubblico allo sviluppo. Come previsto da Scooperation , dall’Associazione ong italiane ad ActionAid, passando per Oxfam e la Campagna per la riforma della Banca mondiale, non c’è stato nessuno che abbia accolto con favore gli esiti – assolutamente irrilevanti – dell’appuntamento in Qatar che vedeva presenti tra gli esponenti del nostro governo il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti (con la delega per la cooperazione internazionale) e il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. «Ascoltando l’onorevole Scotti si poteva avere l’impressione che quello pronunciato fosse un discorso di un Paese all’avanguardia sul fronte dello sviluppo», spiega Sergio Marelli, presidente dell’Associazione ong italiane. «Peccato che queste affermazioni siano quanto di più distante e incoerente con le scelte operate dal governo italiano in questi mesi». Difficile non concordare ma, ricordiamo al governo, c’è sempre tempo per “tagliare i tagli”….
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it