Formazione
Le coop a Bertinotti: Il Parlamento approvi il dl su liberalizzazioni
Consegnate al presidente della Camera le 800mila firme raccolte da novembre nel corso della campagna Farmaci più liberi, prezzi più bassi.
di Redazione
Iniziative che promuovono la partecipazione popolare, come quella della Coop che ha raccolto 800mila firme a sostegno della campagna sulla liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco valorizzano la democrazia: lo ha sottolineato il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, a una delegazione della Coop, ricevuta questa mattina a Montecitorio. A riferirlo è Aldo Soldi, presidente dell?Associazione nazionale cooperazione di Consumatori, che ha consegnato al presidente della Camera le 800mila firme raccolte da novembre nel corso della campagna ?Farmaci più liberi, prezzi più bassi?. La Coop auspica ora che il decreto Bersani sulla liberalizzazioni sia ?approvato dal Parlamento così come il governo lo ha presentato?. Le firme erano state raccolte originariamente a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare per ampliare la vendita dei farmaci da banco, prima che il Governo emanasse il decreto. ?I cittadini – afferma Soldi – hanno fatto propria una proposta di legge e l?hanno portata in Parlamento. Il presidente della Camera ha sottolineato che questo valorizza la democrazia. Ci ha poi illustrato i tempi di conversione del decreto e ha ritenuto importante la nostra proposta, valorizzata dal fatto che con il decreto il Governo l’ha in un certo senso recepita e accelerata?. Il dl, contestato da tutte le categorie interessate, soddisfa la Coop: ?Recepisce gran parte del contenuto della proposta di legge d’iniziativa popolare – prosegue Soldi – Speriamo che non ci siano modifiche?. ?Il farmaco – è la tesi di Soldi – deve poter essere acquistato con l?assistenza di un farmacista, ma in luoghi diversi rispetto a quello che e’ stato finora, in modo che l?apertura del mercato consenta un servizio migliore ai cittadini, aumentando i punti di vendita, e anche prezzi più bassi. Lo stesso prevede il decreto Bersani. Il farmaco non è un qualsiasi bene di consumo, è un prodotto che va gestito con grande delicatezza. Ma si può aprire il mercato per creare condizioni di concorrenza garantendo la sicurezza: il cittadino potrà acquistare i farmaci in piu’ posti pagando meno, a volte anche molto meno?.
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