Non profit

Le frequenze del terzo settore

di Redazione

«Con un microfono, e con tutte le opportunità che offre il web, tra streaming e podcasting, il mondo del terzo settore ha uno strumento in più, immediato, facile, accessibile a tutti e dappertutto, per parlarsi. Finalmente». In realtà, quando Flavio Vezzosi, 52 anni, dice “microfono” per presentare socialradio.it, «la prima radio italiana che dà voce alle associazioni del terzo settore», pecca di modestia. Socialradio.it nasce da una lunga esperienza nel campo della comunicazione e della musica. La “radio del terzo settore” (ogni venerdì pomeriggio e poi in podcast la presentazione del numero di Vita in edicola) ha a disposizione i cinque studi di registrazione più regia dell’associazione Euphone Pro Music, gli studios di produzione discografica che ha aperto nel 2003 a Perugia. Socialradio.it dà la possibilità a ogni associazione di produrre, con un supporto tecnico minimo fornito dallo studio, la propria trasmissione, avere uno spazio in palinsesto attraverso il quale comunicare con i propri soci, sostenitori, o con chiunque sia interessato alle sue attività. «E di poter sfruttare a pieno le potenzialità del podcast».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.