Cultura

Le linee guida della direttiva Ue sul rimpatrio dei clandestini

Il primo settembre la Commissione europea ha presentato i provvedimenti sul rimpatrio degli immigrati illegali e interventi a favorire di integrazione, migrazione e sviluppo

di Benedetta Verrini

Il primo settembre la Commissione europea ha presentato un pacchetto di provvedimenti sul rimpatrio degli immigrati illegali e interventi per favorire l?integrazione, la migrazione e lo sviluppo. La nuova strategia si concretizza in quattro documenti: una proposta di direttiva Ue in materia di rimpatrio degli immigrati illegali e tre comunicazioni per rafforzare la dimensione esterna delle politiche di immigrazione (come il costo dell?invio di rimesse verso il paese d?origine; il modo di facilitare il ritorno per limitare la fuga di cervelli; l?avvio di programmi di protezione regionale).

Di seguito, le grandi linee della direttiva sul rimpatrio, che armonizzerà le procedure degli Stati membri. Custodia temporanea: da effettuarsi sempre sotto il controllo dell?autorità giudiziaria, può essere prolungata per un massimo di sei mesi. Chi è soggetto a custodia deve ricevere un trattamento nel rispetto dei diritti fondamentali.

Principio del rimpatrio volontario: prevede un periodo per la partenza volontaria di un massimo di quattro settimane, a condizione che non ci sia rischio di fuga da parte dell?interessato.
Espulsione e divieto di riammissione: il divieto dura cinque anni, ma può essere prorogato se la persona rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale.
Rinvio espulsione: può essere concesso per incapacità fisica o mentale, per impossibilità di rispetto dei diritti dell?uomo, per assenza di garanzie sul reintegro del minore nella famiglia.
Ricorso contro l?espulsione: ha effetto sospensivo, con garanzia di assistenza di un avvocato.
Cooperazione tra Stati in caso di arresto: per gli espulsi in uno stato membro, che sono fuggiti e poi fermati in un altro stato membro. (B.Ve.)

Info:
http://europa.eu.int/news/index_en.htm

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