ONG – Organizzazioni non governative
Le ONG sono organizzazioni private di vario tipo che operano, con diverse modalità, nel campo della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale. La loro attività nell'ambito della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo è disciplinata dalla legge 49/87 (la cui riforma è in discussione da quasi tre anni) che prevede la concessione, da parte del ministero degli Affari esteri, del riconoscimento di idoneità. Tale riconoscimento consente alle ONG di accedere al finanziamento governativo per la realizzazione di progetti di cooperazione, affidati dal ministero degli Affari esteri o promossi dalle stesse organizzazioni, e delle altre attività previste dalla legge.
Le ONG possono essere suddivise in cinque tipologie che, però, non si eludono a vicenda:
•ONG di volontariato classiche, dove è tuttora marcata la dimensione dell'impegno personale come testimonianza sociale;
•ONG che realizzano progetti di cooperazione a breve-medio termine o in situazioni di emergenza, con l'invio di personale diversamente inquadrato secondo la qualifica e l'esperienza professionale;
•ONG che sono orientate verso il sostegno tecnico-economico di partner dei Paesi in via di sviluppo, cofinanziando la realizzazione di microprogetti gestiti da referenti locali senza invio di volontari;
•ONG specializzate in studi, ricerche e formazione di personale italiano o proveniente dai Paesi in via di sviluppo;
•ONG che operano prevalentemente in Italia attraverso la realizzazione di attività di informazione ed educazione sui temi dello sviluppo, della cooperazione internazionale e della mondialità, rivolte alle scuole o ad altri segmenti di popolazione.
Le ONG, indipendentemente dal riconoscimento di idoneità del ministero degli Affari esteri italiano, possono accedere ai finanziamenti dell'Unione Europea previsti per i progetti, nei Paesi in via di sviluppo o in Italia, che rientrano nei programmi europei di cooperazione.
Onlus
Le Onlus, organizzazioni non lucrative di utilità sociale disciplinate dal decreto legislativo n. 460/97, definiscono in termini esclusivamente fiscali molteplici tipologie di enti non profit: associazioni, comitati, fondazioni, società e cooperative ecc. Scopo della legge è di agevolare fiscalmente, in presenza di determinate condizioni ed entro limiti ben precisi, le organizzazioni non profit e di favorirne la diffusione nel Paese.
Organizzazioni di volontariato
Rientrano nella definizione legislativa di organizzazioni di volontariato tutti gli organismi, qualunque sia la veste giuridica scelta, liberamente costituiti per svolgere attività senza fine di lucro, anche indiretto, per scopi esclusivi di solidarietà e che si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti. Tale definizione è contenuta nella legge quadro 11 agosto 1991, n. 266; ogni Regione ha poi deliberato una propria legge regionale che disciplina sul proprio territorio il riconoscimento delle organizzazioni di volontariato e ne gestisce il Registro regionale.
Privato sociale
Termine che prende origine da un vocabolario di tipo sociologico, introdotto da P. Donati nel 1978. Prendendo le mosse dal concetto di terza dimensione, l'espressione privato sociale distingue tra relazioni del mondo vitale (relazioni primarie con l'ambiente famigliare o amicale e parentale stretto) e quelle del privato sociale (sistemi di azione organizzati sulla base di regole e scopi di solidarietà sociale).
Le organizzazioni che compongono il privato sociale sono così caratterizzate:
I. non sono né pubbliche né private;
II. si auto-regolano in base a un proprio codice simbolico normativo;
III. hanno una propria soggettività sociale;
IV. si sviluppano proporzionalmente alla crescita della complessità sociale.
Se con terzo settore si definisce l'insieme delle organizzazioni che non hanno finalità di lucro per difetto ovvero a partire dalle caratteristiche di un primo settore (il Mercato) e di un secondo settore (lo Stato) con privato sociale ci si riferisce allo stesso universo a partire dalla sua identità.
Rating etico
È l'attività di certificazione del grado di eticità di un'azienda svolta da appositi istituti di ricerca. Definiti determinati requisiti di inclusione/esclusione (per esempio , tra i primi: il rispetto dell'ambiente, dei diritti dell'uomo; tra i secondi: lo sfruttamento dei minori, il commercio d'armi), tali agenzie ne verificano il possesso da parte di aziende sulle quali gli investitori istituzionali hanno chiesto informazioni.
La più famosa e temuta società di rating etico è l'americana Kinder Lydenberg Domini. In Italia, tra le più accreditate ci sono Avanzi ed E. Capital Partners.
Sussidiarietà
Sussidiarietà, una parola dimenticata, propria del cattolicesimo sociale degli anni '50, è diventato negli ultimi anni del 2000 il terreno di incontro e di scontro fra società civile e politica. Si tratta di un principio che regola la vita di una comunità nazionale e secondo il quale lo Stato, nelle sue varie articolazioni centrali e locali, interviene soltanto quando non è possibile l'iniziativa dei cittadini, singolarmente o attraverso le loro organizzazioni. Stato ed enti locali intervengono cioè in maniera sussidiaria rispetto ai cittadini.
Verticale e orizzontale
La sussidiarietà "verticale" prevede che intervenga l'articolazione statale più vicina al cittadino, quindi il Comune, prima della Provincia, della Regione e dello Stato stesso. Ogni soggetto pubblico è sussidiario all'altro. Il modello "orizzontale" concepisce invece l'intervento dei soggetti pubblici quando soggetti privati, il mercato o le formazioni sociali, non possono provvedere direttamente. È questa la forma reclamata dalla Terzo settore per quanto attiene i servizi alla persona ed è in questa direzione, secondo molti osservatori, che potrebbe avviarsi la riforma del welfare.
Terzo settore
È quell’insieme, vasto ed eterogeneo, di aggregazioni collettive (associazioni, gruppi, comitati, cooperative, fondazioni, enti, ect) che intendono collocarsi, come funzione e natura giuridica, su una terza via rispetto allo Stato e alla Pubblica amministrazione e rispetto al mercato e alle sue logiche
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