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Il mio auspicio è che Banca Etica e tutte le organizzazioni che rappresentano la società civile possano contribuire alla riscrittura di queste nuove regole. Noi ci siamo già messi al lavoro, sottoscrivendo il «Manifesto per la riforma dei mercati finanziari» lanciato dalla Fiba/Cisl e immediatamente fatto proprio da Arci, Acli, Legambiente, Libera, Mani Tese, Altromercato, e tanti altri. Il manifesto contiene una serie di proposte normative concrete, efficaci ed immediate. Per esempio si chiede che le imprese socialmente responsabili certificate in quanto tali e il cui rating di responsabilità duri per almeno un triennio, possano godere di una fiscalità di vantaggio, e che le iniziative socialmente e ambientalmente sostenibili siano defiscalizzate. Si chiede di accelerare tutte le procedure per consegnare alle cooperative sociali i terreni e i beni confiscati alla mafia; di abbassare la soglia del tasso usuraio. Si chiede poi di garantire che le commodities, ossia le materie prime energetiche e alimentari, quelle che hanno avuto un impatto tremendo sulle aree povere del mondo, siano vigilate da un’Authority che ne assicuri la stabilità dei prezzi. E ancora: una tobin tax sulle transazioni valutarie e finanziarie di brevissimo periodo, quelle a natura speculativa, col cui gettito sarà possibile finanziare il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio; e introdurre un tetto ai compensi dei manager.
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