Non profit

Le proposte che avremmo voluto sentire

Fabio Salviato

di Redazione

Solo generici richiami all’etica. Eppure basterebbero poche semplici misure…Le possibili soluzioni alla crisi finanziaria e ambientale sono state tra i temi centrali del G8 dell’Aquila. Il documento finale cerca di mettere in rilievo alcuni elementi positivi sul fronte dell’economia globale e parla di «segnali di stabilizzazione, compresa la ripresa dei mercati borsistici». Si riconosce, tuttavia, che «la situazione resta incerta e permangono rischi significativi per la stabilità economica e finanziaria».
In effetti la situazione economica si presenta piuttosto difficile. Un panorama fosco di fronte al quale mi sarei aspettato da parte del G8 un documento che presentasse proposte chiare e precise per tentare di affrontare un futuro difficile. Nel documento approvato, invece, ci si richiama in modo generico alla definizione di regole che si rifanno al rispetto dei valori e all’etica. Se e come dalle parole si passerà ai fatti è difficile saperlo. Come presidente di Banca Etica – se da una parte non posso che apprezzare che i Grandi della Terra in un momento così difficile si richiamino all’etica – devo anche sottolineare che sarebbe un grave controsenso chiamare a riscrivere queste regole proprio quelle stesse istituzioni finanziarie e politiche che con il loro lassismo o con la loro smania di profitti facili hanno innescato la crisi.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.