Welfare

Le rimesse crescono per la prima volta dal 2006

Studio dell'Ismu sugli stranieri in Lombardia. In testa le ucraine, che spediscono a casa 169 euro al mese

di Redazione

Nel 2009 le rimesse dalla Lombardia verso i Paesi a forte pressione migratoria sono state pari a 714 milioni di euro, per la prima volta in crescita dopo una costante diminuzione a partire dai 777 milioni del 2006, 756 del 2007 e 704 del 2008. Tuttavia il lieve aumento (+1,5%) è stato inferiore alla contemporanea crescita della popolazione di riferimento, da un milione e 60mila unità a un milione e 170mila unità (+10,4%) a metà rispettivamente del 2008 e del 2009. Ciò evidenzia come siano sempre più diffusi i progetti migratori di stabilizzazione familiare in Italia.

A livello di singole cittadinanze si conferma la fortissima propensione alle rimesse del gruppo ex sovietico femminile e molto spesso unifamiliare impegnato per lo più nell’ambito del “badantato”, eccezionalmente con progetti migratori di breve termine e massimizzazione del profitto in Italia: l’Ucraina (con 169 euro al mese procapite), la Russia (con 120), la Moldova (con 116). Seguono la Bulgaria, sempre dall’Est Europa, con 89 euro di rimesse procapite; la Cina, con 66 euro di rimesse e i guadagni più elevati; il Senegal, con 64 euro, fortemente connotato al maschile in emigrazione, spesso con famiglia al paese d’origine.

In termini assoluti le rimesse verso la Romania nel 2009 sono state pari a 106 milioni di euro, verso l’Ucraina pari a 84, verso l’Albania pari a 55. In totale, dalla Lombardia nel 2009 le rimesse verso l’Europa dell’Est sono state 316 milioni di euro, a fronte di 168 milioni verso l’Africa, 137 verso l’Asia, 93 verso l’America.

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