Volontariato
Le sette moschee di Roma
Presentata una guida ai diversi luoghi di culto per immigrati.
di Redazione
La fede religiosa come forza di pace e di animazione della società. È questo lo spirito con cui la Caritas diocesana di Roma e la Fondazione Migrantes hanno realizzato la terza edizione della guida I luoghi di incontro e di preghiera degli immigrati a Roma. “Una guida che si propone come strumento per favorire la conoscenza dei nuovi cittadini e delle loro religioni”, l?ha presentata monsignor Guerino Di Tora, presidente della Caritas di Roma. La capitale, centro del cattolicesimo, è anche la città italiana che ospita il maggior numero di immigrati: 320mila. Nel corso degli anni vi sono cresciuti quindi i luoghi di ritrovo e, tra questi, i centri di culto.
Rispetto al 2000, ultimo censimento di Caritas e Migrantes in occasione del Giubileo, i luoghi di culto sono aumentati, passando da 154 a 185. Gli immigrati cattolici (i più numerosi) hanno a disposizione 132 luoghi di culto dedicati ai vari gruppi nazionali (tra cui 39 filippini, 12 polacchi, 5 francesi, 4 ucraini). I protestanti, secondo gruppo per presenze, si riuniscono in 26 chiese (tra cui 12 avventiste e 4 valdesi), seguiti dagli ortodossi con 10, dai musulmani con 7, dagli ebrei con 5 , dai buddisti con 4 e dai sikh con un solo centro.
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