Mondo

Le ‘vacanze forzate’ dei migranti dalla Libia

Martedì 13, in occasione dell'Immigration day, si proietta a Milano una videoinchiesta sul sistema di accoglienza

di Redazione

Obbligati a fare vacanza. E’ questa la paradossale condizione in cui si trovano centinaia di profughi fuggiti dalla libia, ora inseriti nel sistema di accoglienza nazionale. Con una videoinchiesta dal titolo ‘Vacanze forzate’ (autori Lorenzo Bagnoli e Marco Billeci) e che verrà presentata in occasione dell’Immigration day di martedì 13 settembre (ore 18, Teatro Studio, via Rivoli 6) al Milano film festival, lo street magazine Terre di mezzo toglie il velo sull’attuale situazione a Milano e dintorni.

L’abstract della videoinchiesta
“Almeno il 70% dei richiedenti asilo politico degli ultimi sei mesi, quasi certamente non avrà diritto allo status di rifugiato”. Le parole di Romano La Russa, assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia, suonano come uno schiaffo per i profughi fuggiti dalla Libia e ospitati al Residence Ripamonti di Pieve Emanuele, un “parcheggio dorato” alle porte di Milano, dove le stanze hanno la tivù satellitare, ma di assistenza psicologica e di accompagnamento nella ricerca di casa e lavoro non se ne parla. Lo conferma lo stesso gestore della struttura, Giuseppe Milone, che ricopre anche la carica di assessore alla sicurezza della Provincia di Milano: “Noi come azienda privata facciamo camere d’albergo, non corsi d’italiano o di sostegno”. Così, i profughi del Ripamonti non sanno come passare le giornate e soprattutto non sanno quale sarà il loro futuro. “Se questo è il paese che chiamano Italia, devo dire che qui si vive davvero male”, dice uno di loro. In questa video inchiesta, si raccontano come si infrangono i sogni.

Il trailer
A questo link il trailer di ‘Vacanze forzate’

La scheda tecnica“VACANZE FORZATE”
Un’inchiesta di Lorenzo Bagnoli e Marco Billeci
A cura di Terre di mezzo – street magazine.
Con la partecipazione di Bros e Rockit.
Durata: 33’, Italia, 2011, miniDV

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