Non profit
Leader arabi temono escalation
Il tradizionale uso della forza e della repressione non ha avuto in Tunisia l'esito consueto
di Redazione
C’è nervosismo tra i leader arabi, che temono che le manifestazioni che stanno insanguinando la Tunisia possano sfociare anche nei Paesi limitrofi. A creare timori nell’establishment dei Paesi arabi è anche il fatto di vedere che il tradizionale uso della forza e della repressione non ha avuto in Tunisia l’esito consueto. Secondo gli analisti, comunque, vi sono poche probabilita’ che le violenze accadute in Tunisia, e culminate con lo scioglimento dell’esecutivo, possano far cadere governi autocratici come quello di Rabat o di Riad, considerata anche la debolezza dei partiti di opposizione. Nessuno, insomma, pensa che Tunisi sia la Danzica del mondo arabo e che da qui possa partire un effetto domino come quello che interesso’ l’Europa dell’Est nel 1989. Quello che è certo è che qualcuno, nella regione, inizia a chiedersi quanto possano rimanere al potere leader impopolari, dai monarchi assoluti ai rivoluzionari invecchiati e ancorati al potere. Le proteste senza precedenti che si sono verificate in Tunisia sono state seguite passo passo dalle tv satellitari della regione e da Internet nel Medioriente, dove l’alto tasso di disoccupazione, l’aumento di popolazione giovane, l’inflazione galoppante e un profondo gap tra ricchi e poveri sono problemi gravi e condivisi.
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