Non profit

L’efficacia delle strategie di accesso alla giustizia

Giovedì l'Idlo presenta il Legal and Judicial Development Assistance Global Report 2010

di Redazione

Il 21 ottobre a Villa Aldobrandini a Roma, l’IDLO organizza una conferenza internazionale sull’efficacia delle strategie di settore (Sector Wide Approaches – SWAps) nel campo della riforma giuridica e giudiziaria nei paesi in via di sviluppo e presenta il Rapporto Legal and Judicial Development Assistance Global Report 2010.

In molte parti della terra, è ancora forte l’esigenza di promuovere i più basilari diritti umani e garantire la possibilità di accedere agli apparati giuridici e giudiziari preposti a proteggere quei diritti. Per questo molte organizzazioni si sono orientate verso nuove strategie lavorando su programmi di accesso alla giustizia e di legal empowerment nel quadro generale del rafforzamento dello stato di diritto.

 

Lavorare al miglioramento dello stato di diritto come strumento fondamentale dello sviluppo sostenibile, economico e sociale, non è un approccio astratto. La protezione dei diritti fondamentali e l’accesso alla giustizia sono, infatti, elementi imprescindibili nelle strategie di riduzione dei rischi di esplosione di violenza, e nell’approccio programmatico per la lotta contro l’estrema povertà, nella sicurezza alimentare, nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e di riduzione delle emissioni di CO2, nella lotta contro le malattie infettive e in generale nelle strategie di lotta alla discriminazione e protezione delle persone più vulnerabili.

 

Lavorando in questo campo da oltre 25 anni, l’IDLO ha intrapreso un’analisi comparativa dei progetti fin qui realizzati al fine di rispondere ad alcune domande fondamentali: quali e quante sono le organizzazioni coinvolte in questo settore, chi sono i beneficiari dei programmi realizzati, quanti sono i fondi utilizzati, quali sono le migliori pratiche e infine se la costituzione di un Global Fund, sul modello di quello di lotta a tubercolosi, malaria e AIDS, possa essere uno strumento decisivo per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

 

Il Rapporto che illustra questa ricerca, sponsorizzato in parte dal gruppo Realizing Rights di Mary Robinson, sarà presentato il 21 ottobre nel corso di una conferenza internazionale che ha lo scopo di permettere ad esperti internazionali di confrontarsi sulle strategie di settore, fortemente sostenute dalla Dichiarazione di Parigi e dall’Agenda di Accra, e tentarne una valutazione oggettiva.

 

Tra i partecipanti alla conferenza, sia nelle sessioni di discussione che nel pubblico, troviamo Maria Bashir, Procuratore Capo della provincia di Herat in Afghanistan, Vitit Muntarbhorn, Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui Diritti Umani in Corea del Nord, rappresentanti dei Ministeri degli esteri di Italia, Francia, Giappone e Svezia, rappresentanti del mondo universitario, della Banca Mondiale, dell’Open Society Justice Initiative e molti altri ancora.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.