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Legge 185: la città di Prato adersice

Si allunga la lista dei consigli comunali, provinciali e regionali che aderiscono alla campagna 185. Malgrado la volontà del governo di saltare il lavoro di Commissione e arrivare in aula

di Redazione

Il consiglio comunale di Prato, con un ordine del giorno approvato la scorsa seduta coi voti della maggioranza più Rifondazione (18 sì) e l’opposizione della minoranza (7 no), chiede l’applicazione rigorosa delle norme sul commercio delle armi e la modifica del disegno di legge, presentato dal governo, in controtendenza rispetto alle disposizuoni contenute nell’accordo sottoscritto a Farnborough da Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia, ispirato ad una precedente legge approvata nel 1990. In particolare l’ordine del giorno presentato dai Ds e Margherita invita i parlamentari pratesi a proseguire l’azione intrapresa per il conseguimento delle modifiche.

L’ordine del giorno del Consiglio comunale di Prato non si limita a chiedere ai parlamentari pratesi l’impegno per modificare il nuovo disegno di legge, ma afferma la necessaria severità nel controllo delle armi, unitamente ad un sempre più alto impegno dell’Italia nella prevenzione dei conflitti. Impegno che si deve esplicare anche sulla vicenda relativa all’Irak, affinchè appoggiando il ruolo dell’Onu e lavorando per la più ampia convergenza unitaria europea si operi per una soluzione politica della crisi, fuori da ogni atto di forza unilaterale e sia scongiurata una guerra.

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