Fronte del Nord. La strategia della Lega, dal punto di vista della politica economica, ha puntato negli ultimi mesi soprattutto sulle grandi banche del Nord.
Negli ultimi mesi però nel mirino dei vertici leghisti è entrato anche un altro aspetto cruciale: l’energia. Il Carroccio è attento a tutto ciò che rientra in questo settore: dalle strategie dell’Eni alla gestione delle centrali idroelettriche delle valli lombarde e all’influenza che su di esse esercitano gli enti locali.
Lo stratega economico. Su entrambi i fronti l’uomo che tira le fila per il Carroccio è Giancarlo Giorgetti, il potente segretario della Lega Lombarda che non ama la ribalta come Roberto Maroni e Roberto Calderoli che si litigano il ruolo di delfino di Bossi. Il presidente della commissione Bilancio della Camera è buon amico dell’ad dell’Eni, Paolo Scaroni: i due stanno cucendo le strategie per il ricambio dei vertici dell’Eni e per quelli dell’Autorità dell’energia (scadono in autunno) fornendo nomi a Tremonti.
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