Non profit

L’Europa guarda Atene e Mosca affonda

Banche e crisi

di Redazione

Quella passata è stata una settimana piena di suspense e colpi di scena. È continuata l’altalena per cercare una soluzione ai problemi della Grecia, il cui costo per mantenerla a galla è in costante aumento. L’Europa, dopo aver stanziato 110 miliardi di euro, ora ne sta approntando altri 85 in piccole rate che saranno concesse solo dopo aver verificato che i greci faranno la loro parte. Per un Paese il cui debito è al 150% del Pil è veramente ridicolo; in realtà vogliono esser certi che la svendita del patrimonio greco sia sufficiente a coprire le garanzie delle banche che hanno prestato i soldi. Alla fine sarà quasi impossibile evitare il fallimento, e il conto finale verrà presentato ai contribuenti europei.
Complimenti, bel risultato! Ma non sarebbe stato meglio un anno fa lasciarla al suo destino? Ci sarebbe costata 50 miliardi invece dei 195 che non vedremo mai più.
A dispetto della situazione europea, gli analisti non riescono ancora a capire perché l’euro continua a salire rimanendo così forte. La causa inspiegabile è stata chiarita dal Wall Street Journal: è la Cina, maggior detentore mondiale di riserve valutarie, che sta acquistando massicciamente la moneta europea vendendo dollari con grande sollievo degli americani.
Ma i fatti più gravi e importanti, passati quasi nel silenzio, sono il fallimento di una banca danese e quello evitato in extremis della Banca di Mosca, una delle più grandi banche russe. La danese Fjordbank Mors ha gettato la spugna non riuscendo più a rispettare i requisiti sulla qualità del capitale, e in Danimarca lo Stato per legge non può salvare una banca. Mentre in Russia la Banca statale VTB è venuta in soccorso della Banca di Mosca con un intervento di 14 miliardi di dollari dopo che si era scoperto che aveva 9 miliardi in sofferenza su finanziamenti a progetti immobiliari. È stato emesso mandato di arresto per l’ex capo della banca che, nel frattempo, ha lasciato il Paese rifugiandosi nella solita Inghilterra.

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