Mondo
Libano: Rice spinge per una politica di buon vicinato
Prosegue la visita del Segretario di Stato Usa in Medio Oriente
di Redazione
L’imprevista visita di Condoleezza Rice a Beirut si e’ concentrata nel colloquio con il premier incaricato Fuad Siniora, che guidera’ il primo governo dopo il ritiro delle truppe siriane del Libano. Una manifestazione di sostegno innanzitutto, si e’ capito dalle sue parole: “Questa’ e’ un’opportunita’ innanzitutto per congratularmi con il popolo libanese per il loro incredibile desiderio di democrazia e del fatto che hanno tenuto duro e ora hanno formato un governo”, aveva detto il segretario di stato Usa ai giornalisti, a bordo dell’aereo che l’ha portata, a sorprese, da Gerusalemme e Beirut.
Giunta nella capitale libanese, la sua prima tappa e’ stata la casa di Saad Hariri, figlio dell’ex premier assassinato in un attentato il 14 febbraio scorso. La Rice si e’ recata con Saad a deporre una corona di fiori alla tomba del padre e poi ha avuto un colloquio con il presidente filo-siriano Emile Lahoud, il cui mandato l’anno scorso era stato prorogato con un controverso emendamento costituzionale criticato da Washington ma anche da Parigi in quanto interpretato come una prova dell’allora forte influenza di Damasco sulla politica libanese.
Il premier designato Siniora martedi’ scorso ha presentato la sua compagine ministeriale, che comprende un ministro – Mohammed Fneish che sara’ il titolare del dicastero dell’energia – delle ex milizie armate sciite Hezbollah, ora diventato partito politico. Al termine del suo colloquio con il premier in pectore, la Rice ha affermato: “Appoggiamo il processo politico e le riforme in Libano, la nostra posizione rispetto ad Hezbollah non e’ cambiata”.
Washington chiede in particolare che il gruppo – per anni in lotta contro l’occupazione israeliano del Libano meridionale – disarmi per rientrare pienamente nel quadro democratico invocando la piena applicazione della risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Ma Rice e’ stata molto cauta nei suoi commenti: “E’ in corso un processo politico di riconciliazione ed e’ importante”, ha affermato, in riferimento all’ingresso di Hezbollah al governo. Quanto alla Siria, la Rice ha esortato le autorita’ di Damasco a stabilire “relazioni di buon vicinato” con il Libano dopo il ritiro delle sue truppe, completato in aprile. “Ma i buoni vicini non chiudono le loro frontiere al loro vicino – ha pero’ commentato, in riferimento al fatto che le autorita’ siriane hanno bloccato il passaggio dei camion libanesi – C’e’ una situazione molto grave al confine libanese dove il commercio libanese viene strozzato”.
Siniora dal canto suo ha ringraziato la comunita’ internazionale per il sostegno offerto al Libano in questa delicata fase di transizione ma ha chiesto “comprensione e pazienza” per la fase di instaurazione di un nuovo ordine politico nel Paese.
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