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Libano: scontri in campo profughi, otto morti

Esercito libanese e milizie di Fatah al-Islam si scontrano nel campo profughi palestinese di Nahr al-Bared

di Redazione

Oltre al ferimento di tre soldati, hanno provocato la morte di almeno otto guerriglieri, forse di dieci, i nuovi scontri tra Esercito regolare libanese e milizie di Fatah al-Islam scoppiati oggi nel campo profughi palestinese di Nahr al-Bared, alle porte di Tripoli: lo hanno denunciato fonti delle forze di sicurezza di Beirut, secondo cui le truppe si sono limitate a rispondere al fuoco, dopo che le loro postazioni erano state attaccate. Dall’inizio delle ostilita’ e dell’assedio della baraccopoli, il 20 maggio scorso, nel complesso hanno gia’ perso la vita piu’ di novanta persone, compresi venti civili. Un portavoce militare ha aggiunto che intorno a Nahr al-Bared “la situazione e’ estremamente instabile”; uno dei capi del gruppo ultra-radicale, sceicco Mohammad al-Hajj, l’ha definita “tuttora complicata”. L’accampamento e’ stato ormai abbandonato da oltre i due terzi dei circas quarantamila rifugiati che normalmente vi risiedono; Fatah al-Islam continua a rifiutare la resa. Ieri la magistratura aveva incriminato per terrorismo venti membri del movimento estremistico, considerato stretto alleato sia di ‘al-Qaeda’ sia dei servizi segreti siriani: gli imputati erano stati catturati nel corso dei combattimenti, i peggiori nel nord del Paese dei Cedri dalla fine della guerra civile.

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