Famiglia

Liberata italiana rapita ad Haiti

E' in buone condizioni la 65enne Gigliola Martino

di Redazione

E’ stata liberata nella notte ed e’ in buone condizioni Gigliola Martino in Vitiello, la commerciante italiana di 65 anni rapita ieri mattina nel centro di Port-au-Prince, la capitale di Haiti. Lo hanno riferito fonti della Farnesina, che hanno precisato che non si e’ trattato di un sequestro politico. La vicenda e’ stata seguita da vicino dall’Unita’ di crisi dalla Farnesina, in contatto con il console onorario, Giovani De Matteis, con l’ambasciatore a Santo Domingo, Giorgio Sfara, e con l’ambasciata francese a Port-au-Prince che ha collaborato agli sforzi per assicurare il rilascio della donna. Gigliola Martino risiede da 30 anni nel paese centroamericano dove ha avviato un’attivita’ di commercio in forniture elettriche insieme al marito e ai due figli. Era stata probabilmente vittima delle bande haitiane che sempre piu’ spesso ricorrono ai sequestri a scopo di estorsione. Poche ore prima, giovedi’, altri due lavoratori stranieri di una societa’ di telecomunicazioni di cui non e’ stata rivelata l’identita’ erano stati rapiti a Haiti. Mercoledi’ notte era stata liberata una donna canadese di 65 anni vittima di un altro sequestro nel Paese caraibico. L’ondata di rapimenti rientra nell’aumento delle violenze e delle tensioni degli ultimi mesi a Haiti, con l’approssimarsi della scadenza del mandato dei 6.700 caschi blu dell’Onu, il 24 giugno. Il Consiglio di sicurezza dovra’ decidere nei prossimi giorni se prorogare la missione ed eventualmente irrobustirla con altri mille uomini come raccomandato dal segretario generale Kofi Annan in vista delle elezioni politiche di ottobre e le presidenziali tra novembre e dicembre.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.